lunedì 18 ottobre 2010
Siamo alla frutta...
Da oggi quindi riparte(ma non si era mai fermata) la nostra lotta contro il Ministro dell'Istruzione MariaStella Gelmini e la sua assurda riforma. Ogni giorno che passa sento parole di elogio da parte del Ministro nei confronti della scuola che verrà. Sento dire che le scuole elementari miglioreranno, le scuole superiori miglioreranno, le università miglioreranno, ma intanto tagliano 8 Miliardi per la scuola per investirli nell'esercito. Non so, è assurdo. E come se uno volesse smettere di drogarsi e va in campeggio con Bob Marley. Oltre al problema precari,è importante evidenziare lo stato fatiscente delle nostre scuole: edifici che cadono letteralmente a pezzi, piene di crepe e soprattutto con classi sovraffollate! I dati parlano da soli: il 40% degli edifici scolastici ha bisogno di interventi urgenti, il 45% manca di strutture base come laboratori e palestre. Per un vero piano dell' edilizia scolastica, per smetterla con tutte le vuote promesse, noi Rete degli Studenti chiediamo che vengano investiti 20 miliardi nella messa in sicurezza e innovazione delle nostre scuole. Distruggono la scuola, ma non i nostri sogni!
Giuseppe Gianno
sabato 16 ottobre 2010
Anche gli studenti medi in piazza contro il ddl Gelmini sull'università
giovedì 7 ottobre 2010
Volantino per la manifestazione dell'8 Ottobre
NO ALLA RIFORMA!
Il Ministro Maria Stella Gelmini
sta distruggendo la scuola pubblica!
Tra i molti punti
la “Riforma” prevede:
-Tagli ai fondi per la Scuola Pubblica
-Riduzione del personale ATA e Docenti
-Riduzione delle ore settimanali, soprattutto al Sud
-Facoltà a numero chiuso
-Aumento delle tasse universitarie
Conseguenze:
-Meno Diritto allo Studio
-Meno personale à classi fino a 40 alunni
-Zero Sicurezza nella maggior parte delle scuole d’Italia
-Raddoppiano le tasse universitarie
-Test di ingresso a pagamento per ogni indirizzoScendi in piazza anche tu l’8 Ottobre!
Appuntamento ore 9:30 Villa Margherita
Segue corte in via Fardella
Per info: studentitrapani@gmail.com
Blog: studentitrapani.blogspot.com/
Facebook: Rete degli Studenti Medi TrapaniGiuseppe Criscenti e Matteo Vella per la Rete degli Studenti Trapani
mercoledì 6 ottobre 2010
Studenti d'Italia la scuola s'è desta!
Chiediamo di eliminare investimenti insensati:
-3 MILIARDI E MEZZO PER IL PONTE DI MESSINA, CHE NESSUNO VUOLE;
-1 MILIARDO E MEZZO PER L'EXPO 2015 DI MILANO;
-120 MILIONI ALLE SCUOLE PARITARIE OGNI ANNO;
-46 MILIARDI PER LE SPESE MILITARI FRA CUI: 15 MILIARDI PER 131 CACCIABOMBARDIERI, 1 MILIARDO E MEZZO PER 249 VEICOLI BLINDATI;
-20 MILIONI DI EURO PER IL PROGETTO DI ADDESTRAMENTO MILITARE,
E investire sul nostro futuro e sulle nostre scuole:
+DIRITTO ALLO STUDIO: CON LA "FINTA" RIFORMA AUMENTANO I COSTI A CARICO DEGLI STUDENTI E L'ABBANDONO SCOLASTICO SALE ALLE STELLE.CHIEDIAMO LIBERO ACCESSO AL SAPERE PER TUTTI/E:150 MILIONI PER CORSI DI RECUPERO E BORSE DI STUDIO!!!
+ EDILIZIA SCOLASTICA:LE NOSTRE SCUOLE SONO EDIFICI FATISCENTI SENZA PALESTRE,LABORATORI E RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA. NESSUNO PUO' PIU' MORIRE SOTTO LE MACERIE DI UNA SCUOLA: 13 MILIARDI IN 3 ANNI!!!
La manifestazione si terrà a Trapani Venerdi 8 Ottobre. Appuntamento ore 9.30 alla villa Margherita, segue corteo in via Fardella. Contatti: studentitrapani@gmail.com Facebook: Rete degli Studenti Trapani Blog: www.studentitrapani.blogspot.com |
Giuseppe Gianno per la Rete degli Studenti Trapani
lunedì 27 settembre 2010
Supporto al personale scuola siciliano!
Supporto al personale scuola siciliano
Gli studenti siciliani non sono indifferenti a quello che sta succedendo in questi giorni in Sicilia, l’occupazione degli Uffici Scolastici Provinciali da parte dei precari siciliani, il sit-in sotto Montecitorio dei tre lavoratori, i cortei e le manifestazioni vogliono dire molte cose.
Ne leggiamo il continuo dell’azione di governo degli anni scorsi sulla scuola, un’azione fallimentare e che mette in ginocchio la scuola siciliana.
I tagli della legge 133/08 si fanno sentire, i numeri sono allarmanti, circa 5 mila precari diverranno disoccupati.
Il paradosso è che questa non è una razionalizzazione, questo è solo un taglio indiscriminato, ci sarebbe bisogno di quei lavoratori nelle nostre scuole e la loro assenza si farà sentire.
Su tutto questo “Maria-Star” tace, è un silenzio che ci fa capire quanto questo governo abbia a cuore la scuola italiana.
Il Ministro della Pubblica Istruzione non ha ancora rilasciato dichiarazioni, è stato solamente inviato il Sottosegretario Pizza, che ha rassicurato i lavoratori dicendo che racimoleranno dei soldi per salvare questo posto qui e lì.
Il nostro appello al personale scuola è di continuare a lottare, a manifestare, a fare sit-in, ad occupare se necessario, non accontentatevi delle briciole, non fate il loro gioco, salvate la vostra dignità!
Gli studenti vi sono vicini, perché anche a noi stanno togliendo qualcosa di grande, stanno svendendo il nostro futuro, facendoci pagare tasse sempre più salate, non garantendoci i corsi di recupero, dandoci una preparazione tecnica pessima perché non abbiamo le attrezzature adatte, facendoci stare in scuole che cadono a pezzi, in condomini adibiti ad edifici scolastici, senza rispettare le più elementari norme di sicurezza.
Rete degli studenti Sicilia
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché era nato ad Adro. ( E non voleva che nè i simboli di partito nè le tradizioni folcloristiche entrassero nella SCUOLA PUBBLICA ITALIANA.)
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma anche.
Qualcuno era contro la riforma Gelmini perché vedeva la cultura come una promessa, la conoscenza come una poesia, il sapere come il paradiso terrestre.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché si sentiva solo. (E probabilmente questo qualcuno era pure straniero, inserito in classi di soli stranieri)
Qualcuno era contro la riforma Gelmini perché il ministro strumentalizzava la lettura della Bibbia nelle scuole. (e plaudeva poi al govenatore Zaia che tagliando i laboratori dei professionali veneti prometteva di regalare Testi Sacri a tutti).
Qualcuno era contro la riforma Gelmini perché il laboratorio lo esigeva, le attività culturali le esigeva, il trasporto scolastico decente lo esigeva, il corso di recupero anche. . .
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché altri lo avevano informato.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché era sicuro "non gli avessero detto tutto" e sentiva odore di "qualcosa di peggio" tra i tagli e scempi della scuola pubblica.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché prima… prima…prima… era d'accordo. (Ma tanto tanto tempo fa).
Qualcuno era contro la riforma Gelmini perché aveva capito che l'istruzione pubblica andava piano, ma lontano.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché il proprio supplente annuale (precario, non flessibile) era una brava persona.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché il proprio ministro dell'Istruzione no che non era una brava persona.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché si poteva permettere la scuola paritaria ma amava la scuola pubblica.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché si commuoveva ai dibattiti tra studenti.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché era convinto che la scuola e lo Stato fossero entità laiche.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché era talmente affascinato dagli insegnanti che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché non ne poteva più di fare l'insegnante.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché voleva il comodato d'uso dei libri scolastici.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché le manifestazioni, conoscere persone nuove, sentire le opinioni di qualcun' altro...
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché andava a scuola solo per le ore di storia.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché voleva soldi solo per la scuola pubblica.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché conosceva il personale ATA, la Segreteria e affini.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché era convinto che 30 persone fossero troppe per una classe sola.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché era più contro degli altri.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini malgrado ci fosse la scuola.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché non c'era niente di meglio.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché abbiamo avuto le peggiori riforme scolastiche di sempre.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché le riforme peggio che da noi, solo in Uganda.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché non ne poteva più di quarant'anni di riforme inutili.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché chi era contro era contro e basta.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché sognava una libertà diversa da quella della società
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché credeva di poter essere vivo e felice solo se condivideva un'idea di scuola nuova con tutti quelli con cui viveva.
Qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo.
Perché sentiva la necessità di una scuola diversa.vPerché forse era solo una forza, un volo, un sogno. Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era contro la Riforma Gelmini perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso. Era come… molte persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita. No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici. E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamentelo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.
Svegliamolo.
Rete degli Studenti Medi Treviso
sabato 25 settembre 2010
NO ALLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA!
L'8 Ottobre tutti in piazza a manifestare contro la Riforma Gelmini!
Molte città di Italia hanno già confermato la propria adesione, e ancora altre vi si aggiungono.
Tagli ai fondi per l'Istruzione Pubblica---Tagli ai Docenti e personale ATA---meno Sicurezza("superclassi")---Riduzione delle ore scolastiche(in media 5 ore in meno la settimana), con conseguente perdita di posti di lavoro---Meno istruzione!
E la lista potrebbe continuare ancora per molto!
Difendiamo i nostri diritti e facciamo sentire la nostra voce!
Rete degli Studenti Medi di Trapani
giovedì 23 settembre 2010
La lega: che i padani abbiano accesso preferenziale ai test
Fonte: Alqamah
martedì 21 settembre 2010
Contro la scuola della Lega!!!
CONTRO LA SCUOLA DELLA LEGA
Crediamo assolutamente inaccettabile che ad Adro, in provincia di Brescia, sia stata costruita un’intera scuola con i simboli della LEGA NORD. Sono assolutamente scandalose le dichiarazioni del sindaco del comune di Adro e del ministro Gelmini,che tendono non solo a giustificare quanto è accaduto ma anzi a promuoverlo.
Come associazione che fa sindacalismo studentesco infatti crediamo che sia necessario aumentare le ore di discussione su tematiche d’attualità all’interno della scuola,ma è ben diverso il messaggio che vogliamo lanciare .Infatti crediamo che la scuola pubblica in quanto tale debba dare spazio a tutte le voci e anzi favorirne il più possibile il confronto e lo scambio di idee e valori.
Mettere i simboli di un partito sulle pareti di una scuola significa di fatto limitare il sapere e la libertà di opinione.
Speriamo che quello di Adro sia un caso isolato e che presto si intervenga per sanare il propagarsi di un’ideologia così razzista e xenofoba.
La Rete degli studenti sarà ovviamente al fianco di chi vorrà opporsi a questo sistema,alla limitazione del libero pensiero e della libertà culturale.
Fonte: Rete degli Studenti
domenica 19 settembre 2010
Il miglior docente d'Italia...precario!!!
Giuseppe Gianno
venerdì 17 settembre 2010
Rete Wireless per turisti e studenti
Il termine wireless (senza fili) indica i sistemi di comunicazione tra dispositivi elettronici, che non fanno uso di cavi.Tale tecnologia, ormai di uso comune, viene sfruttata in diversi modi. Un esempio è l'uso che se ne fa in molte città di Italia come Milano, Roma, Perugia, Bari, Lecce, ecc...
In tali città vengono designate zone "strategiche" in cui utilizzare una connessione Wi-fi aperta a tutti, quindi sfruttabile da turisti e da studenti ad esempio, o da chiunque ne abbia bisogno.
Solitamente i comuni optano per 2 tipi di gestione di tale connessione:
1-viene data la possibilità di attivare tale connessione facendo richiesta ad un semplice bar, cartolibreria o tabaccaio che sia, pagando un tot e ricevendo l'accesso solo per un certo lasso di tempo. Questa restrizione per evitare che venga fatto un uso improprio della connessione;
2-vengono stabiliti degli orari entro cui la connessione Wi-fi resta aperta, a disposizione della cittadinanza, senza bisogno di richieste di attivazione o altro. Fuori tali orari il servizio viene disabilitato, per evitare ne venga fatto un uso improprio e spropositato da parte di residenti e non.
E' proprio per questo motivo che la Rete degli Studenti Medi di Trapani ha dato il via ad una raccolta firme.
La nostra proposta è quella di "trasformare in zona wi-fi" anche il centro storico di Trapani, e più precisamente tutta la zona comprendente la marina fino ad arrivare alla Stazione.
Questa area della città è molto frequentata da turisti, i quali potrebbero tranquillamente usufruire di tale servizio, che dovrebbe essere offerto da Comune di Trapani, agevolando così i numerosi stranieri che vengono a visitare la nostra città.
Altro fattore a favore della proposta è la presenza di numerose sedi di scuole primarie e secondarie (di primo e di secondo grado), i cui studenti potrebbero usufruire di tale connessione in caso di bisogno.
E' comunque escluso l'utilizzo improprio della connessione da parte di quest'ultimi durante l'orario scolastico dato l'obbligo di consegna dei cellulari all'inizio della prima ora di lezione e il divieto d'utilizzo di portatili durante le ore di lezione, salvo autorizzazione di un docente.
La raccolta di firme per la petizione è già partita, se appoggiate questa iniziativa e volete contribuire con la vostra firma contattateci su facebook o al nostro indirizzo mail: studentitrapani@gmail.com
Giuseppe Criscenti
Pappaparaparapappapara....
Girando per la scuola non ho trovato una classe a norma di legge; tutte superano infatti i 26 alunni, con elevati rischi in caso di emergenza ed inevitabile affollamento nelle prove d'ecquazione. Con i tagli ai docenti gli alunni per classe sono logicamente aumentati, dato che -professori = -classi = +alunni in una sola stanza. La maggiorparte dei professori che insegnano lingue umanistiche non sono daccordo con la nuova riforma dato che cancellando dai programmi scolastici il latino, viene gettata nel dimenticatoio la mamma della nostra lingua, nonchè la base della nostra civiltà. I tagli ai precari aumentano, diminuiscono le spese dello Stato nei confronti della scuola, e in cambio abbiamo edifici fatiscenti che stanno cadendo letteralmente a pezzi.Brava maggioranza, continuiamo cosi.
Ritornando all'articolo "pagliaccio",visto che il Pdl è formato in gran parte da persone che propongono leggi da ridere, alle prossime elezioni,che sembrano più vicine di quanto si possa immaginare, non votate più le solite facce, votate lui........DAI CAZZO!
Giuseppe Gianno
giovedì 16 settembre 2010
L'istruzione è il nostro futuro, non possiamo "tagliarla"!
Di carattere locale, ma non di minore importanza, sono le straordinarie iniziative portate avanti dal Consigliere Comunale Ninni Passalacqua (PD) e dal Consigliere Provinciale Salvatore Daidone (PD). Entrambi, prescindendo dai loro colori politici hanno organizzato un'efficace volantinaggio informativo che ha trovato sul territorio la collaborazione di tanti volontari che, sbalorditi, hanno notato nei cittadini grande interesse verso il tema dei tagli operati alla scuola dal ministro Gelmini.
Il nostro Sindacato Studentesco sta con la scuola di qualità: senza precari, senza tagli, senza ignoranza.
Noi abbiamo partecipato alle sopra citate proteste e continueremo a farlo!
L'istruzione è il nostro futuro, non possiamo "tagliarla"!
Ai nostri lettori, se volete collaborare con noi contattateci all'indirzzo di posta elettronica del blog.
Autore: Nicola Terranova (Resp. Prov.le "Rete degli Studenti Medi"-TP)
The Bordello State!
Non resta che dire, ritornando a Dante, "Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!"
Giuseppe Gianno
mercoledì 15 settembre 2010
Beata Ignoranza
Già, è proprio vero,Giovanni Floris ha proprio ragione! La scuola italiana è ormai al collasso e con essa anche l'istruzione dei ragazzi che la frequentano. Un'analisi di pochi giorni fa ci mostra come in città di Trapani le tendenze scolastiche degli studenti stiano mutando. I ragazzi in possesso della licenza media stanno cambiando idea, ed al posto di istituti culturalmente più formativi, scelgono scuole un pò più tecniche come l' I T I ( Istituto Tecnico Industriale) oppure l' I T N ( Istituto Tecnico Nautico). Da cosa derivano queste scelte? I ragazzi sono forse meno interessati alla cultura? A mio modesto parere, ma spero di sbagliarmi, la crisi economica italiana ha colpito davvero duro e adesso assistiamo a quel processo di ritorno agli istituti tecnici che, seppur poco nozionistici, forniscono conoscenze e strumenti utili per un immediato ingresso nel tanto auspicato mondo del lavoro. Risultato?
Più tecnici e meno cultura = regresso assicurato!!!
Autore: Nicola Terranova
Mobilitazione degli studenti!!!
Questo governo sta letteralmente distruggendo la scuola pubblica italiana, noi studenti non possiamo accettarlo, è per questo che al suono della prima campanella oggi, la Rete degli studenti ha organizzato davanti alle scuole d'Italia flash-mob e presidi con i caschetti gialli da lavoro, simbolo delle macerie che Gelmini e Tremonti hanno lasciato dopo aver demolito la scuola pubblica e abbiamo dato inizio alla nostra ricostruzione.
Siamo partiti con una protesta che non darà respiro al ministro Gelmini e alla sua opera distruttiva, è per questo che l'8 ottobre scenderemo in piazza in tutte le città d’Italia, per una grande mobilitazione nazionale degli studenti!
Gelmini e Tremonti giustificano la loro opera distruttiva dicendo che in periodo di crisi bisogna tagliare tutto il superfluo, a partire dalle nostre scuole e dalle nostre vite. Noi non possiamo considerare la scuola un'azienda in dissesto economico, i saperi un capitolo di bilancio sul quale risparmiare, le nostre vite uno spreco di denaro.
È per questo che chiediamo l'abolizione dei tagli e abbiamo messo in campo un progetto di “contromanovra studentesca” che indichi da dove prendere i soldi e dove e come investirli nella scuola pubblica, prima di tutto tagliando spese inutili e nocive come le grandi opere, le spese militari e i finanziamenti alle scuole private, e reinvestirli sull'edilizia scolastica, sul diritto allo studio, sulla didattica e le pari opportunità.
Questo progetto non da più alibi al ministro e al governo, né di considerarci i soliti studenti che pensano soltanto a protestare, né di continuare a tagliare sulla scuola pubblica.
Non possiamo tollerare che il mondo della scuola sia lasciato a se stesso, ma anzi, crediamo che quest'anno debba rappresentare l’inizio di nuove riforme, riforme reali per il mondo dell'istruzione, colpito gravemente delle politiche portate avanti in questi due anni .
Se il ministro Gelmini non vuole aiutarci nel ricostruire la scuola pubblica, saremo noi studenti a salvarla e riformarla mettendo in campo iniziative, come corsi di recupero, corsi di orientamento per gli studi universitari e corsi di didattica alternativa che, visti i tagli, le scuole non hanno più la possibilità di organizzare.
CHIEDIAMO CHE IL GOVERNO RISTABILISCA I FONDI TOLTI E COMINCI UN PERCORSO DI RIFORME SCOLASTICHE REALMENTE CONDIVISO CON TUTTE LE COMPONENTI DELLA SCUOLA: STUDENTI, GENITORI e INSEGNANATI.
Rete degli studenti
Un vicolo cieco...
Giuseppe Gianno
martedì 14 settembre 2010
Dibattito su "Youth on the Move" con la commisaria UE Androulla Vassiliou
Il 17 Settembre 2010, la Commisaria Vassiliou lancerà un dibattito via web con i giovani sull'iniziativa "Youth on the Move" mirata a promuovere la mobilità di studenti e tirocinanti e migliorare la situazione lavorativa dei giovani.
Sito Web:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/vassiliou/events/debate_en.htm
Ammanettato il signore del vento!
”Il maxisequestro di beni sequestrati dalla Dia nel trapanese nel settore delle energie alternative come l’eolico e il fotovoltaico,è la conferma di quanto denunciato da tempo. Quando denunciavamo la presenza di infiltrazioni nei settori della new-economy dell’energia, lo facevamo a ragion veduta. I sospetti relativi ai rapporti tra l’imprenditore trapanese e il capomafia Matteo Messina Denaro , proprio nel settore delle energie alternative dimostrano quanto denunciato da tempo e getta una ombra lunga e sinistra su altre inchieste .. mafie,logge e affaristi all’attacco del territorio italiano". Lo ha detto il vicepresidente della commissione antimafia Fabio Granata.
Giuseppe Gianno
lunedì 13 settembre 2010
Falcone e Borsellino: Distrutta la gigantografia!
Caschetti gialli contro la Gelmini
Caschetti gialli, questo il simbolo della nuova protesta promossa dalla rete degli studenti medi che aveva precedentemente annunciato:
"Partiremo con una protesta che non darà respiro al ministro Gelmini e alla sua opera distruttiva. Cominceremo a ricostruire quello che le forbici della Gelmini hanno distrutto. Saremo davanti alle nostre scuole con dei caschetti gialli da lavoro, per proteggerci la testa dalle macerie che la Gelmini e Tremonti hanno causato e daremo inizio alla nostra ricostruzione".
La manifestazione di oggi 13 settembre partita con un sit in alle 15.30 davanti il ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca di ROMA, sarà solo l'inizio di una serie di manifestazione, che tramite volantinaggi, esposizioni di striscioni, manifestazioni e sit-in interesserà l'intera penisola.
Nei prossimi giorni saranno direttamente interessati gli studenti di Venezia (liceo Foscarini), Torino (via Bligny e corso Dante), Perugia (piazzale Anna Frank), Grosseto (istituto agrario Leopoldo II di Lorena) Bologna (istituto tecnico Aldini) Palermo (Vittorio Emanuele III) Caltanissetta e Lentini.
Dichiara Sofia Sabatino, portavoce della Rete degli studenti «non si può considerare la scuola un’azienda in dissesto economico, i saperi un capitolo di bilancio sul quale risparmiare, le nostre vite uno spreco di denaro. Saremo noi studenti, insieme a tutte le componenti della scuola, a ricostruire pezzo su pezzo le nostre scuole».
La Gelmini afferma che l'anno scolastico ripartirà regolarmente e da il suo in bocca al lupo agli studenti poi si rivolge agli insegnanti: ''Il governo ha predisposto questa riforma ma la sfida deve essere raccolta innanzitutto dagli insegnanti perché a loro tocca l'onere di applicarla e di collaborare per rendere la scuola davvero un'istituzione eccellente(...) ''Occorre restituire a questa realtà che credo sia uno degli elementi unificanti del paese - ha concluso il ministro - la giusta considerazione e il giusto valore. Oggi la sfida e' degli insegnanti''.
Poi il ministro risponde alle manifestazioni di questi giorni:
"Non ricordo un anno scolastico che non sia stato accompagnato da una serie di polemiche e proteste".
Credo che quest’anno ci sia un motivo grosso per il quale protestare…questi tagli mettono a rischio il nostro futuro! E questo non deve succedere… Dobbiamo impedire che ciò avvenga utilizzando tutti i mezzi di cui disponiamo così che più gente capisca quanto teniamo al nostro futuro!
Messina contro la Gelmini
12 settembre 2010 a Messina si è svolta una manifestazione organizzata dalla rete dei precari di Agrigento e vi hanno partecipato: Flc-Cgil, Cobas, Coordinamento dei precari in lotta e Comitati provinciali, Pd, Idv, Sinistra Ecologia e Libertà, l'Udu, il Coordinamento genitori democratici e l'associazione politico-culturale "DeM - Democratici e milazzesi" . Anche a noi "rete degli studenti medi" è sembrato doveroso partecipare a questa protesta, per difendere non solo i nostri diritti, ma anche quelli dei nostri professori e collaboratori scolastici, che possiamo considerare quasi una seconda famiglia, dato che passiamo la maggio parte del nostro tempo a scuola;
La manifestazione, infatti, si è mossa contro i tagli al personale scolastico, presenti nel disegno di legge del nostro caro Ministro Gelmini; infatti solo in Sicilia, il ddl della Gelmini, comporta tagli per più di diecimila docenti. Quattromila precari, tra insegnanti e personale Ata, oltre alle associazioni sovra elencate, sono partiti da piazza Cairoli diretti verso il porto della città sullo stretto, per bloccare i mezzi di trasposto marittimi. I manifestanti hanno "preso di mira" il porto, poiché chiedono, che i fondi stanziati per il ponte sullo stretto, vengano destinati alla scuola italiana.
La manifestazione ha interrotto le comunicazioni marittime per più di un ora e mezza, e per tale motivo sono scattate denuncie a 25 dei precari manifestanti da parte della questura, per reati contro l'ordine pubblico.
domenica 12 settembre 2010
cronaca: manifestazione "invadiamo lo stretto: un ponte per la scuola"
Oggi nella città di Messina più di quattro mila precari si sono riuniti per protestare contro i disegni di legge del ministro Gelmini. I partecipanti alla manifestazione provenienti da varie parti della Sicilia, e non solo, hanno bloccato il traffico marittimo occupando il porto della città e quello ferroviario. I precari hanno scelto come luogo simbolo della manifestazione proprio il porto poiché chiedono che i fondi per la realizzazione del ponte sullo stretto siano usati per la scuola italiana. I collegamenti marittimi e ferroviari sono stati a poco a poco ripristinati.
sabato 11 settembre 2010
Scuola: allarme superclassi
Il numero di alunni per classe va aumentando di anno in anno in maniera spaventosa. Quest’anno il numero di alunni nelle scuole aumenterà di 20mila, al contrario il numero di classi diminuirà di 3.700, tutto ciò grazie al taglio del numero delle cattedre. Così gli insegnanti avranno a che fare con classi che superano i 30 allievi, alcune classi addirittura “ospiteranno” 37 alunni. Tutto ciò va contro il decreto ministeriale del 1992 "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica”, tuttora in vigore, secondo il quale le classi devono essere composte al massimo da 26 persone compreso il docente e quindi sono da considerarsi fuori legge le classi che superano il numero di 25 alunni; infatti lo sfollamento in caso di incendio per più di 26 persone da una classe potrebbe essere molto difficile. Così possiamo dimenticarci la sicurezza! Ma per quale motivo nessun dirigente degli uffici periferici del ministero denuncia niente? Semplice! Perché in caso di incidente colui che ne fa le spese è il preside! "La ministra - spiega Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil - non si rende conto che in queste condizioni manca qualsiasi requisito di sicurezza. I tagli al personale docente hanno fatto aumentare il numero di alunni per classe e quello al personale Ata non garantirà neppure un’adeguata vigilanza nei corridoi. Un disastro".
Deve essere preso in considerazione anche il fatto che seguire le lezione diventerà molto difficile per noi alunni così come tenere una lezione diventerà difficile per gli insegnanti. L’insegnante del tecnico-pratico di Fisica all'Iti Meucci di Massa, Renato Del Noce afferma: “quando hai a che fare con classi di 29/30 alunni tutto si complica.Non ci sono laboratori in grado di ospitare 30 alunni, mancano le strutture adeguate. E sei spesso costretto a dividere la classe: una parte lavora in laboratorio con me e l'altra metà studia la teoria in classe col collega". Non solo. "Specialmente nelle prime classi composte da ragazzini provenienti da scuole medie tutto diventa più difficile: passi diverse settimane a portare tutti gli alunni allo stesso livello e non è detto che ci si riesca. Può capitare che per mandare avanti la maggior parte della classe non si riescano a seguire i ragazzini con più difficoltà che poi si perdono per strada".
Così non solo diventa un rischio andare a scuola ma diventa anche poco produttivo…Continuando così dove andrà a finire la scuola italiana per la quale abbiamo tanto lottato?! Dobbiamo fare in modo che si facciano passi in avanti e non indietro!