
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!" (Divina Commedia, canto VI del Purgatorio) La citazione dantesca,dopo oltre 700 anni dalla sua pubblicazione, è sempre più appropriata per la nostra Italia, un paese ormai allo sbando, privo di un uomo capace di migliorare il benessere generale. Se in Italia ancora non abbiamo capito che lo psiconano non è l'uomo giusto per prendere in mano le redini del gioco, negli States c'è qualcuno che si interessa al Belpaese. Girovagando per il web trovo infatti un articolo scritto dal giornalista James Walston nel giornale Foreign Policy. L'articolo, intitolato "The Bordello State" parla di un paese alla deriva, dove il premier da circa 10 anni usa il parlamento per applicare delle leggi ad personam, al fine di evitare pene giudiziare per lui e "i suoi amici"(Lodo Alfano e prescrizione su tutti). Il papi si vanta che la sua politica estera è invidiata da tutta l'Unione Europea, ma in realtà non è proprio cosi: va a Mosca per criticare Fini(senza nominarlo), denuncia ancora una volta i "giudici comunisti", secondo lui veri colpevoli di un arresto della sua politica. Non proprio un esempio politico per i capi di stato esteri.
Non resta che dire, ritornando a Dante, "Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!"
Giuseppe Gianno
Nessun commento:
Posta un commento