L'obiettivo è assorbire nel giro di 6/7 anni i 220 mila precari della scuola italiana. Ed è questo il fine primo del nuovo regolamento sulla formazione dei docenti presentato questa mattina a Palazzo Chigi dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.
Il ministro ha annunciato che saranno istituiti dal 2011 accessi a numero chiuso ai corsi universitari come Scienze della formazione, con un limite pari al fabbisogno della scuola più un ulteriore 30%, destinato anche a coprire il fabbisogno delle scuole paritarie.
NUOVE REGOLE
Il Regolamento prevede che per insegnare nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria sia necessaria una laurea quinquennale, a numero programmato con prova di accesso, che venga aumentata la parte di tirocinio a scuola e che sia previsto un apposito percorso laboratoriale per la lingua inglese e le nuove tecnologie.
Inoltre, "per rispondere meglio alle esigenze dei ragazzi disabili", il nuovo Regolamento inserisce in tutti i percorsi gli insegnamenti finora riservati ai soli futuri insegnanti di sostegno, in grado di consentire a tutti i docenti di avere una preparazione di base sui bisogni speciali.
Per diventare insegnanti nella scuola secondaria di primo e secondo grado, sarà necessaria tra l'altro la laurea magistrale ad hoc (a numero programmato, basato sulle necessità del sistema nazionale di istruzione, composto da scuole pubbliche e paritarie), completata da un anno di tirocinio formativo attivo (475 ore di tirocinio a scuola, di cui almeno 75 dedicate alla disabilità, sotto la guida di un insegnante tutor).
Si sta anche lavorando a una carriera degli insegnanti non legata automaticamente agli scatti d' anzianità. Difatti la Gelmini non ritiene tale metodo da Paese civile e propone un nuovo sistema in cui le promozioni dei docenti dipenderanno dai risultati ottenuti in carriera e non dal tempo passato in cattedra.
Autore Giuseppe Criscenti
ma di quello che hai scritto una sola parola nn è uscita dalla tua testa!!!...ragazzi l'idea di questo blog mi piace...francamente non penso che ci permetterà di ottenere dei risultati concreti, ma spero almeno che si identifichi come una nuova e diversa forma di comunicazione fra "studenti e studenti"...un confronto di idee per portare chiarezza. Non credo che quest'ultima possa essere raggiunta prendendo pezzi di vari siti online per poi postarli in questo blog...voglio leggere il pensiero di un mio coetaneo e non di un vecchio 50enne che ormai nn ha più nulla a che fare con la scuola!!
RispondiEliminaLa mia intenzione era dare qualche spunto al blog, qualche notizia di attualità riguardante la scuola per dare qualcosa da leggere a chi visita il blog.
RispondiEliminaE' stato fatto un paio di giorni fa e non volevo restasse troppo scoperto.
Ho comunque modificato l'articolo, il prossimo sarà certamente diverso, e ti assicuro che non farò riferimento a nessun 50enne.
Grazie del parere, è già una forma di confronto ;-)
lo spero tanto e non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo articolo...in bocca al lupo ;)
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