
Caschetti gialli, questo il simbolo della nuova protesta promossa dalla rete degli studenti medi che aveva precedentemente annunciato:
"Partiremo con una protesta che non darà respiro al ministro Gelmini e alla sua opera distruttiva. Cominceremo a ricostruire quello che le forbici della Gelmini hanno distrutto. Saremo davanti alle nostre scuole con dei caschetti gialli da lavoro, per proteggerci la testa dalle macerie che la Gelmini e Tremonti hanno causato e daremo inizio alla nostra ricostruzione".
La manifestazione di oggi 13 settembre partita con un sit in alle 15.30 davanti il ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca di ROMA, sarà solo l'inizio di una serie di manifestazione, che tramite volantinaggi, esposizioni di striscioni, manifestazioni e sit-in interesserà l'intera penisola.
Nei prossimi giorni saranno direttamente interessati gli studenti di Venezia (liceo Foscarini), Torino (via Bligny e corso Dante), Perugia (piazzale Anna Frank), Grosseto (istituto agrario Leopoldo II di Lorena) Bologna (istituto tecnico Aldini) Palermo (Vittorio Emanuele III) Caltanissetta e Lentini.
Dichiara Sofia Sabatino, portavoce della Rete degli studenti «non si può considerare la scuola un’azienda in dissesto economico, i saperi un capitolo di bilancio sul quale risparmiare, le nostre vite uno spreco di denaro. Saremo noi studenti, insieme a tutte le componenti della scuola, a ricostruire pezzo su pezzo le nostre scuole».
La Gelmini afferma che l'anno scolastico ripartirà regolarmente e da il suo in bocca al lupo agli studenti poi si rivolge agli insegnanti: ''Il governo ha predisposto questa riforma ma la sfida deve essere raccolta innanzitutto dagli insegnanti perché a loro tocca l'onere di applicarla e di collaborare per rendere la scuola davvero un'istituzione eccellente(...) ''Occorre restituire a questa realtà che credo sia uno degli elementi unificanti del paese - ha concluso il ministro - la giusta considerazione e il giusto valore. Oggi la sfida e' degli insegnanti''.
Poi il ministro risponde alle manifestazioni di questi giorni:
"Non ricordo un anno scolastico che non sia stato accompagnato da una serie di polemiche e proteste".
Credo che quest’anno ci sia un motivo grosso per il quale protestare…questi tagli mettono a rischio il nostro futuro! E questo non deve succedere… Dobbiamo impedire che ciò avvenga utilizzando tutti i mezzi di cui disponiamo così che più gente capisca quanto teniamo al nostro futuro!
"Non ricordo un anno scolastico che non sia stato accompagnato da una serie di polemiche e proteste". ..da come parla sembra che per lei è ormai un abitudine la prostesta. Come qualcosa di scontato.
RispondiEliminaVogliono distruggere la scuola pubblica, e tagliando pian piano le sue risorse presto ci riusciranno.
Contro la gelmini sempre!
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