sabato 11 settembre 2010

Scuola: allarme superclassi


Il numero di alunni per classe va aumentando di anno in anno in maniera spaventosa. Quest’anno il numero di alunni nelle scuole aumenterà di 20mila, al contrario il numero di classi diminuirà di 3.700, tutto ciò grazie al taglio del numero delle cattedre. Così gli insegnanti avranno a che fare con classi che superano i 30 allievi, alcune classi addirittura “ospiteranno” 37 alunni. Tutto ciò va contro il decreto ministeriale del 1992 "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica”, tuttora in vigore, secondo il quale le classi devono essere composte al massimo da 26 persone compreso il docente e quindi sono da considerarsi fuori legge le classi che superano il numero di 25 alunni; infatti lo sfollamento in caso di incendio per più di 26 persone da una classe potrebbe essere molto difficile. Così possiamo dimenticarci la sicurezza! Ma per quale motivo nessun dirigente degli uffici periferici del ministero denuncia niente? Semplice! Perché in caso di incidente colui che ne fa le spese è il preside! "La ministra - spiega Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil - non si rende conto che in queste condizioni manca qualsiasi requisito di sicurezza. I tagli al personale docente hanno fatto aumentare il numero di alunni per classe e quello al personale Ata non garantirà neppure un’adeguata vigilanza nei corridoi. Un disastro".

Deve essere preso in considerazione anche il fatto che seguire le lezione diventerà molto difficile per noi alunni così come tenere una lezione diventerà difficile per gli insegnanti. L’insegnante del tecnico-pratico di Fisica all'Iti Meucci di Massa, Renato Del Noce afferma: “quando hai a che fare con classi di 29/30 alunni tutto si complica.Non ci sono laboratori in grado di ospitare 30 alunni, mancano le strutture adeguate. E sei spesso costretto a dividere la classe: una parte lavora in laboratorio con me e l'altra metà studia la teoria in classe col collega". Non solo. "Specialmente nelle prime classi composte da ragazzini provenienti da scuole medie tutto diventa più difficile: passi diverse settimane a portare tutti gli alunni allo stesso livello e non è detto che ci si riesca. Può capitare che per mandare avanti la maggior parte della classe non si riescano a seguire i ragazzini con più difficoltà che poi si perdono per strada".

Così non solo diventa un rischio andare a scuola ma diventa anche poco produttivo…Continuando così dove andrà a finire la scuola italiana per la quale abbiamo tanto lottato?! Dobbiamo fare in modo che si facciano passi in avanti e non indietro!

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