Questo governo sta letteralmente distruggendo la scuola pubblica italiana, noi studenti non possiamo accettarlo, è per questo che al suono della prima campanella oggi, la Rete degli studenti ha organizzato davanti alle scuole d'Italia flash-mob e presidi con i caschetti gialli da lavoro, simbolo delle macerie che Gelmini e Tremonti hanno lasciato dopo aver demolito la scuola pubblica e abbiamo dato inizio alla nostra ricostruzione.
Siamo partiti con una protesta che non darà respiro al ministro Gelmini e alla sua opera distruttiva, è per questo che l'8 ottobre scenderemo in piazza in tutte le città d’Italia, per una grande mobilitazione nazionale degli studenti!
Gelmini e Tremonti giustificano la loro opera distruttiva dicendo che in periodo di crisi bisogna tagliare tutto il superfluo, a partire dalle nostre scuole e dalle nostre vite. Noi non possiamo considerare la scuola un'azienda in dissesto economico, i saperi un capitolo di bilancio sul quale risparmiare, le nostre vite uno spreco di denaro.
È per questo che chiediamo l'abolizione dei tagli e abbiamo messo in campo un progetto di “contromanovra studentesca” che indichi da dove prendere i soldi e dove e come investirli nella scuola pubblica, prima di tutto tagliando spese inutili e nocive come le grandi opere, le spese militari e i finanziamenti alle scuole private, e reinvestirli sull'edilizia scolastica, sul diritto allo studio, sulla didattica e le pari opportunità.
Questo progetto non da più alibi al ministro e al governo, né di considerarci i soliti studenti che pensano soltanto a protestare, né di continuare a tagliare sulla scuola pubblica.
Non possiamo tollerare che il mondo della scuola sia lasciato a se stesso, ma anzi, crediamo che quest'anno debba rappresentare l’inizio di nuove riforme, riforme reali per il mondo dell'istruzione, colpito gravemente delle politiche portate avanti in questi due anni .
Se il ministro Gelmini non vuole aiutarci nel ricostruire la scuola pubblica, saremo noi studenti a salvarla e riformarla mettendo in campo iniziative, come corsi di recupero, corsi di orientamento per gli studi universitari e corsi di didattica alternativa che, visti i tagli, le scuole non hanno più la possibilità di organizzare.
CHIEDIAMO CHE IL GOVERNO RISTABILISCA I FONDI TOLTI E COMINCI UN PERCORSO DI RIFORME SCOLASTICHE REALMENTE CONDIVISO CON TUTTE LE COMPONENTI DELLA SCUOLA: STUDENTI, GENITORI e INSEGNANATI.
Rete degli studenti
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