
Come ben sapete, Mariastar Gelmini aveva giustificato i tagli ai precari come una selezione meritocratica, ovvero i docenti più bravi avevano la cattedra fissa, mentre i docenti meno bravi venivano mandati a casa. Nell'articolo "Un vicolo cieco", scritto un paio di giorni fa, avevamo ipotizzato che l'idea di una scuola meritocratica era solo una copertura per procedere con i tagli sui precari. E in effetti avevamo visto bene. In una scuola media di Olgiate Comasco, in provincia di Como, un insegnante di lettere, il cui nome è Luca Piergiovanni, ha solo 8 ore settimanali e 600 euro al mese, insomma uno stipendio da docente precario. Embè direte voi. Molti saranno nella stessa situazione, se non peggio. In effetti si, ma la situazione è quasi inverosimile dato che il signor Piergiovanni è stato fregiato del titolo di miglior docente d' Italia nel campo dell'innovazione didattica proprio da Mariastella Gelmini. Un premio ricevuto grazie al suo impegno nell'incrociare le nuove tecnologie scolastiche con i programmi ministeriali. Ma pur essendo il migliore d'Italia anche lui ha dovuto fare i conti con la riforma firmata dal tandem Tremonti-Gelmini. Tuttavia il suo lavoro ha attirato l'attenzione della prestigiosa università di Yale, che ha offerto al miglior docente precario italiano una collaborazione. La fuga di cervelli continua...
Giuseppe Gianno
Non avevo letto sta notizia.....
RispondiEliminaAssurdo veramente.....cose da pazzi -.-
Quel poco di buono che abbiamo neanche sappiamo sfruttarlo, e non solo in ambito scolastico!