venerdì 10 settembre 2010

Ignoranza o informazione?


Noi italiani abbiamo la fortuna di essere nati in un posto che è stato per molti versi la culla dell'umanità: i nostri antenati erano gli antichi Romani che hanno avuto una cultura e una storia piena di vicende e persone valide in tutti i campi. I Romani a loro volta hanno preso molti usi e costumi dai Greci, da loro sottomessi.
A questo punto posso personalmente affermare che questa storia e cultura che ci stanno alle spalle dovrebbero incentivare l'intellettualismo, la volontà di conoscere e di andare avanti con tutti i mezzi disponibili per realizzare un successo sempre maggiore. Dovremmo farlo prima di tutto per noi stessi, per stima personale, ma anche perchè si verifichi un progresso nel paese al quale apparteniamo. Dovremmo interessarci ai problemi che affliggono la nostra società, capire che coloro a cui dovrebbe interessare il loro futuro siamo soprattutto NOI GIOVANI, che, come dicono tutte le persone adulte che ci circondano, SIAMO IL DOMANI DELLA SOCIETA' e dipendentemente dalla formazione scolastica che abbiamo e avremo, saremo dei cittadini e, più in generale, persone che sapranno farsi valere durante il corso della loro vita. Invece di andare avanti, mi sembra ci sia una regressione dai punti di vista politico-amministrativo, economico e sociale. La scuola doveva subire delle riforme, ma non in questo modo: non si fa altro che incentivare l'ignoranza e permettere sempre meno l'accesso alla cultura, che invece dovrebbe essere alla portata di tutti.
Poniamoci allora una domanda: è veramente in questo modo che vogliamo vivere la nostra adolescenza, disinformati riguardo a ciò che avviene nel mondo in cui viviamo? Adeguarci ai provvedimenti presi dalla Gelmini senza protestare o cercare di cambiare lo status quo?

Autore: Martina Paterniti

7 commenti:

  1. un gran bell'articolo...finalmente un blog interessante!

    MISFA93

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  2. "La scuola doveva subire delle riforme, ma non in questo modo: non si fa altro che incentivare l'ignoranza e permettere sempre meno l'accesso alla cultura, che invece dovrebbe essere alla portata di tutti...Adeguarci ai provvedimenti presi dalla Gelmini senza protestare o cercare di cambiare lo status quo?" Questo è quello che ha scritto Lei,però in tutto l'articolo Lei non fa riferimento a nussuna riforma, eppure al fianco dell'articolo c'è un logo molto significativo: Ignorance Kills, che trovo assolutamente veritiero, ma se questo articolo Lei lo ha scritto per far sapere qualcosa di vero, si deve preoccupare di riportare qualche esempio di questo "Status quo" che vuole modificare, non può permettersi di "attaccare" un Ministro con delle belle parole non accompagnate da fatti concreti che non vanno, e necessitano di un cambiamento, per il bene degli studenti e della Scuola Italiana.

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  3. Martina Paterniti un articolo da veramente toccante...KE DONNA!

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  4. Sinceramente nn lo trovo informativo, e sn daccordo con l'anonimo numero 2!

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  5. All'anonimo del 10 settembre...
    Dunque ti pare che la ricetta del riformismo italiano può essere indicata così con la formula magica?
    Punto primo: è una riforma quella che taglia 8 MILIARDI alla scuola?
    è una riforma quella che taglia 175.000(centosettantacinquemila) insegnanti?

    Anonimo poichè anche te non hai proposto un bel niente lo faccio io(prendendo spunto anche dal programma Pd per la scuola)
    Alle superiori ,istituire un biennio unitario e un triennio di indirizzo,per consentire ai ragazzi di compiere scelte più consapevoli per il proprio futuro.
    Dare più autonomia agli organi collegiali democraticamente eletti.
    Io personalmente il bilancio economico della scuola lo farei fare anche ai rappresentanti di istituto che abbiano anche il compito di gestire una piccola parte dei soldi dell'istituto.
    Ok ho finito.
    Ciaoooooo

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  6. Senza entrare nell'organico scolastico, ma per rimediare a questi tagli? Non è che lei ha proposto tanto più di me!

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